Tag: Manoscritti
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Le rune
La disciplina che si occupa delle rune è la runologia. Per runologia si intende uno studio accademico indirizzato soprattutto ad analizzare i testi scritti in rune in quanto testimonianze storiche. Nulla a che vedere, dunque, con la “runologia” intesa come attività esoterica volta a predire il futuro in voga negli ambiti neopagani contemporanei. Il runologo…
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Il Vegvísir
Il vegvísir (in islandese “guida della via”, forse più elegantemente traducibile come “segnavia”) è un simbolo che fa parte dei famosi galdrastafir, ovvero “simboli magici”. È diventato molto popolare nel merchandising e nella cultura pop, ma intorno ad esso si è sviluppata una fitta rete di nozioni pseudo-storiche, che è opportuno confutare. Il vegvísir compare…
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Flatey
Finalmente sono riuscito a coronare un piccolo sogno che coltivavo da anni: visitare l’Isola di Flatey, nel Nord-Ovest. Da quest’isola prende il nome il più grande codice pergamenaceo del medioevo islandese: la Flateyjarbók, o “Libro di Flatey”. Una colossale miscellanea di testi, tra i quali poemi, annali, genealogie, testi storici sul passato nordico, ma soprattutto…saghe!…
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Il racconto di Þórhallur il veggente
La fattoria della mia famiglia islandese, Hörgsland, compare per la prima volta nelle fonti medievali in quel manoscritto monumentale, la Flateyjarbók, che è considerato a buon diritto un tesoro nazionale per la sua bellezza e le sue dimensioni. Esso è una storia dei re norvegesi, che parte tracciandone le genealogie da Adamo, attraverso Odino (presentato…
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La genetica degli islandesi
L’interesse per la genealogia ha caratterizzato il popolo islandese fin dalle origini. Uno dei primi testi mai scritti in Islandese (e tra i più antichi pervenutici), ovvero la Landnámabók, o “Libro delle colonizzazioni”, è una panoramica in senso orario dell’isola che elenca i (supposti) primi coloni delle varie zone, riportandone dati genealogici, antenati e discendenti,…
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Bari, la Puglia e l’Islanda, una storia antica
Il manoscritto pergamenaceo il cui soprannome è Helgastaðabók, ovvero “Libro di Helgastaðir” (una località nel nord-est dell’Islanda) è conservato nella biblioteca reale di Stoccolma, con la segnatura Holm. Perg. 16 4°. È stato composto in Islanda intorno al 1400, ed è una versione in antico islandese della vita di S. Nicola (sì, quello di Bari!):…
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Reykjanes non è Reykjanes!
Secondo la Landnámabók, un testo medievale unico nel suo genere, il cui titolo significa qualcosa come “Libro delle prese di terra/Libro delle colonizzazioni/degli insediamenti”, il primo insediamento permanente in Islanda sarebbe avvenuto ad opera del nobile norvegese Ingólfur Arnarson, nell’anno 874 d.C. La Landnámabók (bók è femminile in islandese, quindi si mantiene il genere originale…
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La pronuncia delle lingue antiche, il caso dell’Islandese
Un argomento assai dibattuto nello studio delle lingue antiche, riguarda le regole da utilizzare per la lettura ad alta voce: quando studiamo greco e latino impariamo un insieme di regole volte a creare una base comune per la comprensione. Tuttavia, le abitudini fonetico-articolatorie proprie di ogni parlante fanno sì che ogni pronuncia sarà colorita da…
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Le saghe medievali islandesi
Assai di frequente noi italiani ci gloriamo del nostro passato letterario medievale e, solitamente, pensiamo alla Divina Commedia di Dante come il picco supremo della nostra letteratura in lingua. Come è logico, anche l’Islanda possiede un capolavoro letterario medievale di cui va fiera, e che costituisce in qualche modo il cuore e l’anima dell’identità culturale-letteraria…
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Flateyjarbók, tesoro nazionale islandese
Il codice pergamenaceo catalogato con la segnatura GKS 1005 fol. è a buon diritto considerato come il più grande tesoro nazionale islandese, in un Paese dove non ci sono grandi e gloriosi monumenti o tesori d’arte da vedere. Questo manoscritto fu prodotto probabilmente nel Nord-Ovest dell’Islanda per conto di un signore locale, ed è stato…