Tag: Letteratura
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Il diario di viaggio di Eggert Ólafsson
Nel cuore di Reykjavík, lungo la via che ha nome Hverfisgata, si trova un negozio di libri usati, che di primo acchito fa pensare a un set per un film di Harry Potter. I libri sono accatastati sul pavimento, e sebbene esistano sezioni delimitate per argomento, i libri non sono ordinati secondo alcun criterio, sugli…
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Jón Árnason e il folclore islandese
L’Islanda, si sa, è una terra magica; e nulla cattura meglio la sua magia dei racconti popolari e delle fiabe locali. In Islanda si fa fatica a trovare un angolo, un elemento del paesaggio, montagna, cascata, roccia, che non sia in qualche modo associato ad un racconto che sconfina nel soprannaturale. I famosi elfi, il…
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I «landvættir», spiriti protettori dell’Islanda.
I landvættir (pronunciato approssimativamente “lànt-vàihter”, IPA [ˈlantˌvaiʰtɪr̥]) sono quattro spiriti protettori che compaiono in antiche fonti islandesi, e che figurano oggi sullo stemma della Repubblica islandese. Lo stemma fu disegnato da Tryggvi Magnússon, originario dello Steingrímsfjörður, nella regione di Strandir, Fiordi Occidentali. Di questi spiriti si parla precipuamente nella Saga di Óláfr Tryggvason, contenuta nella…
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Gli elfi islandesi
Gli elfi islandesi, álfar (pronunciato “àulvar”) sono una dei motivi culturali più prominenti nella rappresentazione che si fa di questo Paese. Recentemente nel film Eurovision Song Contest: the Story of Fire Saga si è vista una rappresentazione buffa e caricaturale della credenza popolare in queste creature. L’attrice Rachel McAdams viene vista offrire doni a questi…
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Il Vegvísir
Il vegvísir (in islandese “guida della via”, forse più elegantemente traducibile come “segnavia”) è un simbolo che fa parte dei famosi galdrastafir, ovvero “simboli magici”. È diventato molto popolare nel merchandising e nella cultura pop, ma intorno ad esso si è sviluppata una fitta rete di nozioni pseudo-storiche, che è opportuno confutare. Il vegvísir compare…
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Flatey
Finalmente sono riuscito a coronare un piccolo sogno che coltivavo da anni: visitare l’Isola di Flatey, nel Nord-Ovest. Da quest’isola prende il nome il più grande codice pergamenaceo del medioevo islandese: la Flateyjarbók, o “Libro di Flatey”. Una colossale miscellanea di testi, tra i quali poemi, annali, genealogie, testi storici sul passato nordico, ma soprattutto…saghe!…
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Il racconto di Þórhallur il veggente
La fattoria della mia famiglia islandese, Hörgsland, compare per la prima volta nelle fonti medievali in quel manoscritto monumentale, la Flateyjarbók, che è considerato a buon diritto un tesoro nazionale per la sua bellezza e le sue dimensioni. Esso è una storia dei re norvegesi, che parte tracciandone le genealogie da Adamo, attraverso Odino (presentato…
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La collina degli elfi a Hörgsland
Nel campo attiguo alla fattoria di Hörgsland si trova un piccolo gibbo denominato Álfhóll, “Colle degli Elfi”. L’erba su di esso non viene mai tagliata, e soltanto le pecore osano salirci sopra. La ragione la troviamo in una leggenda del folclore locale registrata nella monumentale raccolta ottocentesca Íslenzkar þjóðsögur og ævintýri (Racconti popolari e fiabe…
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I luoghi della Saga di Gunnar
Per quanti di voi leggeranno – o avranno letto – la mia traduzione della Gunnars saga keldugnúpsfífls, vorrei rendere disponibile una carrellata di immagini dei luoghi della saga (ad esclusione della Groenlandia, della Norvegia e del Mar Baltico, per motivi – ehm… – logistici!) in cui la storia si svolge. Senza dilungarmi troppo, avendone già…
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La genetica degli islandesi
L’interesse per la genealogia ha caratterizzato il popolo islandese fin dalle origini. Uno dei primi testi mai scritti in Islandese (e tra i più antichi pervenutici), ovvero la Landnámabók, o “Libro delle colonizzazioni”, è una panoramica in senso orario dell’isola che elenca i (supposti) primi coloni delle varie zone, riportandone dati genealogici, antenati e discendenti,…