Heiðmörk, una foresta alle porte di Reykjavík

Una delle cose che amo di più in Islanda, è di poter prendere la mia macchinina, uscire da Reykjavík, e dopo pochi minuti trovarmi in mezzo a una natura così selvaggia e commovente. È un lusso che non si ha dappertutto.

Oggi mi sono diretto alla riserva di Heiðmörk (Foresta Brughiera), la più grande area ricreativa protetta della capitale. Nella cartina qui sotto ho segnato il mio itinerario, che ho coperto in circa 4h, fermandomi molto spesso per salire su punti elevati e scattare foto (e anche per videochiamare i miei!)

La lunga strada che attraversa l’area ha la forma di un ferro di cavallo, un’estremita del quale esce da Reykjavík, mentre l’altra si ricongiunge al comune di Garðabær più a sud. Questa zona è stata designata come protetta negli anni ’50 del ‘900, e da allora se ne porta avanti l’afforestazione. Diverse associazioni, scuole e anche privati, possono ricevere un lotto di terreno da gestire, occupandosi del suo mantenimento e della posa di specie arboree.

Qui sotto trovate una mappa della zona con in rosso evidenziato il percorso che ho seguito:

Si tratta di una sterrata a tratti abbastanza brutta, piena di buche e pietre, e con alcune salite estremamente ripide. Non è tuttavia considerata una strada montana, e non è obbligatorio il 4×4. Io l’ho fatta con la mia utilitaria, ma le condizioni erano ottime: calma di vento, temperature ben sopra allo zero, e ottima visibilità. Siate prudenti se decidete di farla.

Heiðmörk è un’immensa area naturale fatta di fitte macchie boschive, campi di lava, acquitrini, laghi e stagni, colli e rilievi vulcanici. Molto ben attrezzata, con numerosissimi sentieri ben segnalati, aree di sosta e tavolini per picnic, è forse la più bella tra le gemme nascoste della capitale. Si possono spendere giornate intere facendo escursioni e camminate in questa zona immensa, senza riuscire a vedere tutto.

All’ingresso della zona, appena deviato dalla strada 1 in direzione Vík, trovate gli pseudo crateri di Rauðhólar (Colline Rosse), famoso per il rosso intenso del terreno.

Proseguendo verso sud incontrerete la famosa area ricreativa di Elliðavatn, un lago che si trova alle pendici del comune di Kópavogur. Passato il ponte sulla strettoia a ridosso del lago, si entra nella parte più densamente forestata. Qui gli alberi sono estremante alti e fitti, ma ci sono numerosissimi sentieri per le passeggiate. Il paesaggio è l’ideale per chi – come me – ama gli alberi. Alcuni lamentano la scarsità di alberi nel paesaggio islandese…non posso che dir loro: andate a visitare Heiðmörk!

Andando verso sud-ovest si sale verso un altopiano coperto da un campo di lava, lo Strípshraun. Da qui si gode di una vista incredibile sull’area della capitale e su un bel pezzo della penisola di Reykjanes.

Scendendo dalla brughiera su raggiunge un’altra area coperta da macchie alberate, Háimelur (Alto terreno petroso), e da qui si raggiunge la scenografica zona di Hjallar, (Terrazzamenti) dalle quale si gono viste mozzafiato, in particolare dalla cima di Birkihlíð (Pendio Betulle).

Virando verso nord-ovest si ritorna nell’area della capitale, sbucando nel comune di Garðabær.

La bellezza di questa zona è davvero qualcosa di raro, ed è estremamente poco frequentata dai turisti (come dimostra il fatto che il grosso della segnaletica sia solo in islandese).

Immagino che sia difficile che qualcuno che viene in Islanda per la prima volta e abbia a disposizione una macchina preferisca restare in zona Reykjavík/Reykjanes quando può benissimo andare oltre a visitare zone molto più instagrammate, ma se a qualcuno dovessero mancare delle idee su come impiegare una giornata a Reykjavík…o se vuole vivere un’esperienza diversa da quella standard del turista medio, mete come questa sono una bella alternativa!

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