Jólabókaflóð, “alluvione di libri natalizia” in Islanda

Secondo questa immagine, che è molto diffusa e si diffonde a macchia d’olio ogni Natale da diversi anni, in Islanda esisterebbe una tradizione chiamata Jólabókaflóð, ovvero “Alluvione di libri natalizia”. In questa immagine leggiamo che “In Islanda ci si scambia libri come regalo la vigilia di Natale e si spende il resto della serata/nottata a letto leggendoli e mangiando cioccolato. La tradizione è parte di un periodo definito Jolabokaflod [sic], o “Alluvione di libri natalizia”, perché l’Islanda, che pubblica più libri per capita di qualsiasi altro paese, vende la maggior parte dei libri tra settembre e novembre, per via del fatto che le persone si preparano per l’arrivo della festività”.

Quanto c’è di vero in questo? Quasi nulla.

C’è da dire che io sono capitato in una famiglia islandese dove, effettivamente, il libro è una presenza importante nei regali di Natale, ma bisogna sempre guardarsi dall’elevata le proprie esperienze personali a verità universali. Ragion per cui, prima di parlare di consuetudini familiari specifiche come se fossero costumi nazionali, mi sono informato un po’, e scoperto diverse cose interessanti.

Andiamo con ordine:

  • 1 islandese su 10 ha pubblicato almeno un libro nella su vita. È anche vero che in Islanda si legge tanto, e anche se la statistica oscilla di anno in anno (dettagli sotto!).
  • È vero che il libro è una presenza notevole, in Islanda: sebbene non sia sempre il Paese che pubblica più libri pro-capite, la quantità di pubblicazioni è innegabilmente elevata.
  • Quanti di questi libri vengano poi acquistati e letti è una faccenda ben diversa.
  • Non c’è una tradizione nazionale chiaramente definita di scambio di libri. Alcune famiglie lo fanno e altre no. Ci si scambiano regali e i libri sono un regalo frequente, ma non imprescindibile. È da dimostrare che gli islandesi acquistino e leggano più libri di altri Paesi.
  • Passare la serata di Natale isolandosi per leggere sarebbe parecchio maleducato. Al massimo può succedere che qualcuno si metta a leggiucchiare per un po’ mentre partecipa alla conversazione, o che prima di addormentarsi resti alzato a leggere più a lungo del solito, ma non c’è nessun tradizione che descrive o impone questo.
  • Mangiare cioccolato tutta notte non è un attività che la maggior parte dei nostri intestìni o livelli glicemici possono tollerare.
  • La supposta “tradizione”, ovvero lo Jólabókaflóð, in realtà, si riferisce più alla pubblicazione di libri, che vengono pubblicati in quantità sotto le feste perché (come tutto il resto) è più probabile che qualcuno li compri quando è a caccia di regali. Il nome “Alluvione di libri natalizia” non si riferisce al loro acquisto o alla loro lettura.

Interessante notare come la questione abbia scaldato gli animi degli islandesi stessi. Non tutti infatti apprezzano queste mitizzazioni caricaturali del loro Paese. Si è aperta una discussione su Reddit che è stata riportata da un giornale locale:

“TRADIZIONE NATALIZIA ISLANDESE SUSCITA MOLTA ATTENZIONE ALL’ESTERO – «SI TRATTA DI UNA BALLA» DICE QUALCUNO”

Dalla discussione è emerso che alcune famiglie si scambiano libri come regalo, ma diverse altre non lo fanno, mentre sono pochi a sostenere di passare del tempo leggendo la notte di Natale. Nessuno pare che mangi cioccolato tutta la notte. Sconvolgente!

Ecco alcuni commenti illuminanti che traduco:

“Viene messo in vendita di più di tutto [e non solo libri] intorno a Natale.”

Jólabókaflóð si riferisce solo al fatto che tanti libri sono pubblicati prima di Natale per approfittare dell’acquisto dei regali, e sicuramente qualcuno di questi libri verrà anche letto, ma non è una tradizione!”

“La famiglia del mio ex leggeva libri fino a tardi, ma nella mia famiglia non si faceva. Vero che il termine si riferisce alla pubblicazione e non all’acquisto e lettura”

“L’alluvione di libri natalizia sarà anche reale, ma da lì a dire che ogni islandese si rifugia in un angolo a leggere e mangiare cioccolato ce ne corre. Varia tantissimo da famiglia a famiglia”.

“Eh? Non è vero che tutti gli islandesi credono agli elfi?” (Commento sarcastico)

“Romanticizzazione idiota. L’Alluvione di libri natalizia è un costume degli editori, non riguarda i lettori.”

“Sta cosa esce ogni anno, e tutti ci credono al 100% ogni volta. Ridicolo come siamo diventati questo luogo perfetto dove la gente crede negli elfi e tutte le tradizioni sono magiche.”

“Potrebbe essere che gli islandesi comprino più libri pro capite di altri paesi, ma il Regno Unito ne pubblica di più [link alla fonte].”

Secondo le statistiche ufficiali aggiornate del rapporto annuale stilato dall’Associazione internazionale degli editori:

  • Il 41,7% del campione islandese non ha ricevuto un libro per Natale.
  • Il 31,5% (quindi quasi un terzo della popolazione) non ha comprato alcun libro da regalare.
  • Il 53,4% ha letto almeno un libro nei 30 giorni precedenti alla risposta al questionario. (La percentuale Italiana è di circa il 40% di persone che hanno letto almeno un libro all’anno).

Visto questi numeri, ovvero con un Paese diviso a 50/50, direi che non si possa parlare di “tradizione islandese”, per quanto prominente essa sia, magari rispetto ad altri Paesi. È anche possibile che molti islandesi che hanno l’abitudine di regalare e farsi regalare libri a Natale abbiano l’impressione che tale costume sia osservato in tutto il Paese, quando non è chiaramente così.

Da notare anche che i giovani studenti islandesi siano sotto alla media OCSE per quanto riguarda l’abilità di lettura: un po’ strano per un Paese che dovrebbe avere la lettura nel sangue! Inoltre, se fosse vero che gli islandesi sono un popolo di lettori, non servirebbe ammassare le pubblicazioni sotto alle feste per approfittare della corsa ai regali, la gente li comprerebbe di frequente tutto l’anno, cosa che, chiaramente, non succede.

Ancora una volta, si tratta di un caso di mitizzazione dell’Islanda, dovuto al fatto che abbiamo bisogno di evadere sognando un terra più o meno lontana intrisa di magia e poesia. C’è n’è a bizzeffe, di magia e poesia, nel Natale islandese. Tradizioni secolari, infarcite di leggende e racconti popolari che traboccano di fantasmi, creature soprannaturali e molto altro. Non serve inventarsi queste caricature per conferirle fascino!

2 risposte a “Jólabókaflóð, “alluvione di libri natalizia” in Islanda”

  1. […] c’è un’equivoco per cui il libro sarebbe il regalo di Natale per eccellenza in Islanda, e questa valanga di libri verrebbe chiamata jólabókaflóð: in realtà il termine si riferisce solo alla pubblicazione di libri che viene concentrata nel […]

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