Quando si parla della geografia islandese emergono spesso dei dubbi e una certa confusione causati dalla discrepanza tra il nostro comune buon senso rispetto ai punti cardinali e l’effettiva denominazione delle aree nella lingua comune. I fiordi dell’Ovest, per esempio, sono decisamente a nord, giusto? Mentre l’est dove comincia? Dove inizia la regione detta “Austurland”? Ma allora include una bella fetta di “Sud” geografico! Reykjavík è a sud, a ovest o a sud-ovest? Perché gli Islandesi che vanno da Reykjavík a Vík dicono che stanno andando a est e non a sud, visto che più a Sud di Vík non c’è che l’oceano?
Sono questioni, se vogliamo, di lana caprina, eppure molti ci si arrovellano e ho cercato di andare a fondo della faccenda.
Intanto una precisazione: le regioni islandesi sono utilizzate solo per scopi statistici e non hanno valenza amministrativa. Per scopi amministrativi si usano i distretti, che sono un po’ come i nostri comuni sparsi o come le provincie, a seconda che siano conglomerati di fattorie o che esista un centro degno di nota.
Nella mappa sopra trovate le regioni:
- Regione della capitale
- Penisola Sud
- Ovest
- Fiordi Occidentali
- Nord-Ovest
- Nord-Est
- Est
- Sud
Come potete vedere, i punti cardinali vengono usati in modo alquanto arbitrario. Rimane però un’incognita relativa alle definizioni geografiche in uso tra gli islandesi, e sulla delimitazione delle aree geografiche secondo i punti cardinali: perché scendere a Vík si dice andare a Est (að fara austur)? Perché andare a Reykjavík da Selfoss si dice “Andare a Sud verso Reykjavík (að fara suður til Reykjavíkur)? Höfn è Sud o Est? Perché i fiordi a nord sono detti dell’ovest?
Un primo indizio ci viene fornito dal testo Medievale islandese detto Landnámabók, o “Libro delle colonizzazioni“, nel quale vengono elencati gli insediamenti islandesi e le vite e genealogie dei primi coloni che vi sono stabiliti, in senso orario partendo da Reykjavík. In esso ci viene detto che l’ovest si estende dal Hvalfjörður (a nord di Reykjavík) fino al Hrútafjörður (il primo sulla costa nord). La penisola dei fiordi occidentali si trova a ovest rispetto al Hrútafjörður. Il Nord si estende verso est fino al Þístilsfjörður a est della penisola di Langanes. Da qui, l’Est si estende fino al fiume Jókulsá á Sólheimasandi, e Sólheimasandur è il deserto nero a ovest di Vík (!!!) dove si trova il relitto dell’aereo americano. La parte restante fino a Reykjanes è il Sud.
Per le mappe che seguono userò i seguenti colori:
- Nord: rosso
- Sud: giallo
- Ovest: blu
- Est: verde
Se dividiamo la cartina dell’Islanda secondo i criteri del Libro delle colonizzazioni, otteniamo qualcosa del genere:
Davvero poco sensato, se pensiamo ai punti cardinali. Ci aspetteremmo semmai una divisione di questo tipo:
Questa è più o meno la suddivisione intuitiva che i visitatori utilizzano (ma anche alcuni islandesi). Höfn è a Sud, Vík anche, Reykjavík al massimo è a Sud-Ovest, e i fiordi sono a Nord-Ovest.
Come si spiega allora la discrepanza con la suddivisione del Libro delle colonizzazioni?
La mia idea è che gli islandesi di un tempo dovessero avere la percezione dei punti cardinali del loro Paese in qualche modo “sfasata”, di modo che la punta più a sud doveva essere l’estremità di Reykjanes, e quella più a nord Langanes. Se si ruota la mappa di Google per rendere Reykjanes il punto più a sud e Langanes quello più a nord, la cosa inizia ad avere un senso:
Così ha senso dire che da Reykjavík a Vík si viaggia verso Est, da Selfoss a Reykjavik si va in direzione Sud, e i fiordi dell’Ovest sono decisamente più occidentali e meno settentrionali.
Ho anche il sospetto che questa confusione sia alla base delle distorsioni grossolane nelle cartine rinascimentali, che avevo letto in alcuni testi essere attribuita al fatto che l’interno dell’Islanda fosse inesplorato e non se ne conoscessero le dimensioni. Questo mi sembra molto improbabile per due ragioni: gli islandesi attraversavano a cavallo Sprengisandur regolarmente già del Medioevo per recarsi al parlamento nazionale in estate, e anche se non lo avessero fatto, i calcoli matematici fatti per riportare il perimetro della costa avrebbero semplicemente rivelato una vastità interna che sarebbe rimasta vuota sulla carta, ma la proporzione e le distanze tra le varie coste avrebbe dovuto essere inalterata. La distorsione della mappa qui sotto, che riporta la costa nord, Ovest, est e i fiordi in modo piuttosto preciso, mostra invece una costa sud che sembra stata stropicciata per poter fare coincidere il sud e lest “tradizionali” con il sud e lest reali. Trascinando il “sud” tradizionali verso il sud reale, il risultato è che tutto il sud-est viene come appallottolato e schiacciato
Se si potesse trascinare il “Sud” giallo verso il basso e a sinistra, la forma dell’Islanda si approssimerebbe in modo molto più preciso alla forma reale.
Ovviamente si tratta solo delle mie congetture (è anche possibile che qualche errore sistematico nel calcolo produca la stessa distorsione), ma mi sembra quantomeno una spiegazione plausibile sia per quanto riguarda i riferimenti geografici “sfasati” nell’Islandese di oggi, si per quanto riguarda le mappe “deformate” della prima età moderna.
Tuttavia, pur fornendo una ragione alle incongruenze citate sopra, questa spiegazione non fornisce una risposta definitiva alle domande come “Höfn è a Sud o a Ovest?” ma queste sono domande di natura più politica e affettiva che non geografica. Gli islandesi stessi possono avere opinioni molto diverse in merito!
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