Il Festival del Medioevo di Gubbio

Questo settembre ho avuto l’onore di partecipare a uno degli eventi a tema medievale più importanti del panorama culturale italiano: il Festival del Medioevo di Gubbio.

Ero stato contatto dall’ideatore dell’evento, il giornalista Federico Fioravanti, il quale mi ha invitato all’evento chiedendomi di contribuire con una lezione sul Medioevo islandese inserendola nel tema di questa edizione: Famiglie e potere. Ho pensato subito ad una lezione sulla produzione delle saghe nel contesto della lotta per il potere tra famiglie nell’Islanda del ‘200… E così, mentre ero in Italia per le vacanze, ho raggiunto la bellissima Gubbio, dove sono stato subito intercettato da una ragazza locale, che mi ha visto passare e mi ha fermato per una foto. Quella sera stessa siamo stati invitati in casa di un eugubino che aveva organizzato una festa e ci ha prelevato dalla strada, per poi offrici prodotti della sua terra, vino e grappa: un’esperienza indimenticabile! È appena arrivati in centro, abbiamo subito notato come si inserisce perfettamente il festival nella cornice meravigliosa di questa splendida cittadina medievale.

L’importanza dell’evento può evincersi dal fatto che il presidente Sergio Mattarella ha conferito per due anni consecutivi la Medaglia d’Oro della Presidenza della Repubblica alla città di Gubbio come “espressione di apprezzamento per l’alto livello culturale del Festival del Medioevo”. Nel 2016 il Festival ha vinto anche il Premio Italia Medievale, riservato alle istituzioni “che si sono particolarmente distinte nella promozione e valorizzazione del patrimonio medievale italiano”.

A dispetto della giovane vita di questo evento, il suo calibro ha garantito presto il patrocinio di enti e istituzioni molto importanti: dai patrocini scientifici dell’ISIME, l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo e della SAMI, la Società degli Archeologi Medievisti Italiani, della Treccani, del Pontificio Consiglio della Cultura in Vaticano a quelli del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Umbria. La RAI, inoltre, con i canali tematici Rai Storia e RAI Radio3, è stata, nelle edizioni precedenti, il principale media partner dell’evento culturale.

Si tratta di una manifestazione che valorizza la divulgazione storica, che cerca di fungere da ponte tra il mondo accademico e il pubblico [questione che, come ben sapete, mi sta davvero a cuore]. Il nucleo è infatti una serie di lezioni tenute da personaggi di grande caratura nel panorama culturale italiano, in primis figure come il prof. Franco Cardini, che può essere definito il decano della medievistica italiana, e il prof. Alessandro Barbero, la rockstar del Medioevo nostrano.

Sono stato commosso dalla presenza di un folto pubblico, alcuni venuti da non poca distanza! Qualcuno mi ha anche avvicinato per farsi firmare le mie pubblicazioni…

Non ci sono però soltanto le lezioni, ma molti altri eventi collaterali arricchiscono i giorni del Festival: vi si trova la “Fiera del libro medievale”, con le grandi case editrici e gli editori specializzati (ovviamente non mi sono fatto mancare qualche pubblicazione che mancava alla mia libreria!), ma anche numerosi laboratori dimostrativi sulla produzione libraria medievale, con amanuensi, calligrafi e artigiani che mostrano varie arti quali la produzione di pigmenti, il ricamo, le armi e le armature…

Un giorno sono andato anche ad Assisi con Lára, [capitando quasi a ridosso di una visita di Papa Francesco], perché lei non voleva andarsene dall’Umbria senza aver visitato questo luogo così storicamente e spiritualmente importante. Avevo già visitato queste zone da ragazzo, nel corso di un campeggio per adolescenti organizzato dai frati minori cappuccini di Cremona, e ne porto dentro un ricordo davvero bello. C’è anche una mia collega, islandese, che organizza vacanze con escursioni a piedi sui sentieri dei pellegrinaggi italiani. Un’altra delle tante belle connessioni tra i nostri Paesi!

È stata un’occasione irripetibile per conoscere tante persone nuove e avvicinarmi a questa sfera culturale, provare la cucina locale (superba!) e l’ospitalità della gente di questi luoghi. Per tutto questo posso soltanto esprimere una profonda e duratura gratitudine!

5 risposte a “Il Festival del Medioevo di Gubbio”

  1. Ciao, dove si può vedere il tuo intervento e quello di Barbero ? (ti seguo da “sempre”)

    1. Ciao! Purtroppo temo non sia stato registrato…

      1. Avatar Valentina Bruschetti
        Valentina Bruschetti

        Tutto il festival e’ stato registrato. Ci si iscriveva pagando la quota massima di €100,00 aveva la possibilità di avere tutti i files scaricati. Credo siano visibili per un mese, poi spero che li aprano a tutti.

      2. Ah grazie! Non ne sapevo nulla! Allora aspettiamo 🤗

  2. Avatar Alberto Maria Onori
    Alberto Maria Onori

    Grazie. Apri ancora i miei occhi sul mio amatissimo Medioevo.

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