Ieri, dopo 3 giorni dal mio ritorno in Islanda -con weekend di mezzo -, ho già trovato un bel lavoro che mi permetterà una certa tranquillità per il futuro. L'occasione ha meritato una celebrazione, e non avendo mai provato il ristorante in questione, sono andato con un'amica al Tapas Barinn di Vesturgata. Inizialmente avevo pianificato di scegliere una singola portata da consumare come aperitivo, ma poi il mio sguardo è stato catturato dalla scritta "Icelandic Gourmet Feast".
Si tratta di una serie di portate con tapas preparate con ingredienti islandesi. Non esiste una cucina tradizionale islandese che incontrerebbe le aspettative da ristorante di una clientela internazionale, per cui penso che una cosa di questo genere non sia affatto una cattiva idea per chi vuole assaggiare ingredienti islandesi.
Ecco il menù, che viene servito con Brennivín sotto ghiaccio, pane casereccio con pezzi di olive spalmabili e salsa di zucca, e pomodorini di serra locali con sale a fiocchi e olio d'oliva (non islandese, sarebbe davvero troppo!):
- Smoked puffin with blueberry "brennivín" sauce
- Icelandic Arctic Charr with peppers-salsa
- Lobster tails baked in garlic
- Pan-fried line caught blue ling with lobster-sauce
- Grilled Icelandic lamb Samfaina
- Minke Whale with cranberry-sauce
- White chocolate "Skyr" mousse with passion coulis
Pulcinella di mare affumicata con salsa di mirtilli all'acquavite.
Salentino alpino islandese con salsa ai peperoni.
Code di aragosta cotte nell'aglio.
Molva blu pescata all'amo con puré di patate e salsa di aragosta.
Balena con salsa di mirtilli rossi.
Agnello islandese alla griglia con caponata di verdure.
Cheesecake allo skýr con gelato al mango.
Una delizia per cui non mi sono affatto pentito di aver speso le circa 8000 corone (circa 70€) che mi è costata. Se avete abbastanza da investire in una cena, c'è da dire che riempie anche parecchio, nonostante le piccole porzioni. Non sarà il solito merluzzo tradizionale, ma per quello sì fa sempre a tempo!
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