[Aggiornato al 18 Febbraio con informazioni dal sito ufficiale]
L’Islanda applica dal 1° gennaio forte restrizioni agli ingressi: solo persone provenienti da Paesi dell’Unione Europea + San Marino, Vaticano, Andorra, Monaco, Svizzera e Norvegia potranno entrare in Islanda (ma anche i loro parenti).
Dal 15 gennaio, le regole per i viaggiatori in arrivo prevedono un tampone all’arrivo in aeroporto, seguito da cinque giorni di quarantena, al termine della quale deve effettuarsi un secondo tampone. Dal 19 Febbraio diventa obbligatorio presentare anche un certificato di tampone molecolare negativo (quindi non quello veloce) effettuato massimo 72 ore prima della partenza e dimostrare di aver preso provvedimenti per la quarantena, altrimenti verranno inviati in una struttura apposita. Individui che si rivelassero avere nuove varianti del virus dovranno andare in isolamento in strutture apposite.
Per passeggeri provenienti dall’Unione Europea, i confini islandesi sono e saranno aperti (l’Islanda è membro dell’Area Schengen e dello spazio economico europeo, dunque applica le normative europee imposte da questi trattati). Per cittadini europei, è possibile saltare la quarantena presentando un valido certificato che mostri, attraverso la presenza degli anticorpi, che si è già fatto il Covid-19, oppure (sempre con certificato) che si è fatto il vaccino. I requisiti per la validità del certificato sono sul sito ufficiale.

Dal 1° maggio, diventerà possibile saltare la quarantena e il secondo tampone, dunque effettuandone solo uno all’arrivo in aeroporto, presentando un valido certificato di avvenuta vaccinazione, oppure un test degli anticorpi, oppure avendo effettuato un tampone molecolare negativo prima della partenza. I certificati devono rispettare alcune regole specifiche (consultabili sul sito ufficiale Covid.is)
L’intenzione del governo è che le regole attualmente in vigore vengano gradualmente ammorbidite dal 1° maggio, contestualmente al miglioramento della situazione previsto come conseguenza dell’aumento delle vaccinazioni. Le semplificazioni consisteranno in agevolazioni dell’ingresso per viaggiatori provenienti da Paesi considerati a basso rischio.
La grande novità è che l’Islanda è il primo Paese ad introdurre il certificato vaccinale per i viaggiatori: dal 21 gennaio vengono emessi per i residenti i certificati di avvenuta vaccinazione, e verranno accettati quelli emessi dai Paesi dello Spazio Economico Europeo (quindi della UE + Norvegia, Islanda e Liechtenstein), ma dovranno rispettare le sobracitate regole, spiegate nel dettaglio sul sito ufficiale del direttorato della salute: lingua inglese, nordica o francese, date di somministrazione, tipo di vaccino, produttore, lotto etc.
Anche i viaggiatori che possono documentare una passata infezione sono esenti dalle procedure, ma devono prestare molta attenzione alle regole previste per la validità e l’accettazione della documentazione.
Codice di colori
Un codice di colori verrà introdotto, il quale permetterà di identificare prontamente la procedura da dover seguire per chi dovesse provenire da un Paese con un dato colore. I colori sono i seguenti: verde, arancione e rosso.
Passeggeri provenienti da paesi a basso rischio saranno esenti da quarantena e secondo tampone (ma non dal primo!) se possono fornire gli esiti di un tampone molecolare negativo effettuato prima della partenza.
I parametri utilizzati per l’assegnazione dei colori saranno i seguenti:
1. Tasso di infezioni nei 14 giorni precedenti
2. Tasso di positivi
3. Tasso di tamponi effettuati
Il significato dei colori sarà il seguente:
- Verde: incidenza di positivi su 14 giorni sotto a 25 per 100 mila abitanti e meno del 4% dei tamponi positivi
- Arancione: incidenza di positivi su 14 giorni sotto a 50 per 100 mila abitanti ma più del 4% dei tamponi positivi. Oppure l’incidenza è tra 25 e 250 ma i tamponi positivi sono sotto al 4%.
- Rosso: qualsiasi cifra più alta delle precedenti.
Cosa fare a seconda del colore?
Per ora (2 febbraio 2022), le norme prevedono che i passeggeri provenienti da Paesi verdi e arancioni effettuino un tampone all’arrivo, una quarantena di cinque giorni e un secondo tampone. Per loro è possibile saltare la quarantena e il secondo tampone se possono dimostrare di aver effettuato un tampone molecolare con esito negativo prima della partenza, o mostrando un certificato di avvenuta vaccinazione. I passeggeri provenienti da paesi rossi hanno l’obbligo di doppio tampone e quarantena senza possibilità di appello.

Se la situazione continuerà a migliorare come prevede il governo, e se l’Italia riuscirà a contenere i contagi e vaccinare in numeri significativi, sarà dunque sufficiente fare un tampone molecolare prima della partenza e un secondo all’arrivo in aeroporto, oppure presentare un certificato idoneo, per poter essere liberi di godersi l’Islanda.
In caso contrario, è importante familiarizzare con le regole per la quarantena indicate sul sito ufficiale del direttorato della salute: quarantena non significa poter girare liberamente con qualche accorgimento, ma restare nel proprio alloggio, non incontrare nessuno e farsi recapitare il cibo da casa tramite app o internet.
Con l’aumentare dei vaccini, e l’introduzione di queste nuove norme più rilassate, salvo gravi imprevisti, possiamo sperare di poter tornare a viaggiare, con molta pazienza per eventuali imprevisti, ma anche tanto cauto ottimismo!
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