
Quando andavo a mensa a scuola ricordo che detestavo quando c’era la polenta perché era liquida, proporzione aqua/farina di mais = 10000 a 1. I miei nonni facevano la polenta bella soda, che si poteva tenere in mano in grosse fette che potevano essere incise da un solco per riempirle poi di sugo. Questo col porridge non si potrà mai fare ma a me è comunque rimasto un gusto per il “più solido”.
Oggi in Gran Bretagna è una colazione popolare, e specie gli inglesi, che sono sempre un po’ snob, tendono a mangiarlo dolce, cuocendo l’avena in una soluzione di acqua e latte, per poi decorare il tutto con zucchero di canna, panna e lamponi. Il porridge tradizionale, però era un piatto frugale per contadini scozzesi abituati alla vita dura, si faceva salato e solo con acqua. Niente latte. Il latte salato non è il massimo, ci ho provato e vi sconsiglio di ritentare. Se volte fare un buon porridge salato per cena e sentirvi un po’ scozzesi potete fare così:
- Per una persona prendete mezzo bicchiere di avena (in fiocchi o tritata).
- 3 bicchieri di acqua, meglio se in bottiglia naturale ma va bene anche del rubinetto.
- Un micron di dado vegetale.
- Un cucchiaino di sale.
Oggi la disponibilità di ingredienti ha portato a infinite variazioni, alcuni usano il brodo di pollo (perfino a colazione!) e aggiungono un infinità di ingredienti, generalmente verdure, facendone più una zuppa vegetale che semplice porridge.
Quello che vi suggerisco io lo ritengo un ottimo compromesso tra la semplicità e il gusto (l’avena da sola sa di cereali che sanno di poco!).
Prendete i tre bicchieri d’acqua e portatela a ebollizione col dado vegetale e il sale, io ho usato poco meno di un terzo di dado ed era più che sufficiente, ma se amate i sapori forti mettetene di più. Quando il brodo bolle versate l’avena con la sinistra in una pioggia leggera ma costante, mescolando il tutto usando la destra usando un cucchiaio di legno. Continuate a mescolare fino a che la consistenza non vi soddisfa. Possono volerci dai 15 minuti ai 30, se si asciuga troppo aggiungete più acqua.
Il risultato sarà un porridge “minimalista” ma saporito e nutriente.
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